Saper usare il PC è importantissimo, sia in ambito lavorativo, scolastico/accademico che per fini personali. La tecnologia è in continua evoluzione: ormai, la maggior parte delle operazioni, viene eseguita telematicamente e internet viene consultato quotidianamente da milioni di utenti, è diventato quasi vitale, per cui anche coloro che non amano affatto il mondo dell’informatica devono adeguarsi, apprendere i concetti base e fare pratica, per diventare, pian piano, sempre più abili e, magari, scoprire il piacere di accendere il computer in piena autonomia, per consultare documenti, siti web, fare ricerche, archiviare dati, foto e così via.
Ogni computer, che sia fisso o portatile, è costituito da diverse periferiche (componenti hardware) che vengono collegate alla scheda madre, indispensabili per il funzionamento del sistema. Alcuni esempi di periferiche? Monitor, stampante, tastiera e mouse. In quest’articolo, ci soffermeremo sulle caratteristiche e l’uso di una delle più importanti tra esse: il mouse. Vediamo, nello specifico, cos’è e come si usa.
Che cos’è il mouse?
Il termine inglese ‘mouse‘ significa, letteralmente, ‘topo’: la forma di questo piccolo device, ricorda, infatti, quella di un topolino. È un dispositivo che fa parte delle periferiche input (di ingresso) che possono dare i comandi al computer ma non possono riceverli. La sua funzione è quella di spostare puntatore, ovvero la piccola freccia bianca obliqua presente sullo schermo, per potere cliccare sulle icone, aprire i file ed eseguire diverse operazioni. Diversamente, non sarebbe possibile interagire con l’interfaccia grafica del PC.
Come usare correttamente il mouse
Innanzitutto, prima di collegare il device al computer, bisogna scegliere una posizione comoda, una sedia confortevole per la schiena e posizionare il monitor a una certa distanza per non affaticare la vista: tali accorgimenti sono importantissimi per evitare l’insorgere di tante problematiche a livello articolare e di natura infiammatoria. Dopodiché, il polso e l’avambraccio vengono appoggiati sulla scrivania e si posizionano le dita in prossimità dei tasti, per trascinare il mouse e spostare il cursore nei vari punti del display.
Quante tipologie di mouse esistono?
Si potrebbe erroneamente pensare che i mouse siano tutti uguali e che varia solo il prezzo ma, in realtà, quando ci si trova di fronte a una vasta gamma di dispositivi diversi tra loro, ci si rende subito conto che non è proprio così. Cerchiamo dunque, di fare chiarezza in maniera semplice ed esplicativa sulle caratteristiche dei diversi tipi di mouse.
A seconda del tipo di sensore, i mouse possono essere:
- meccanici: si tratta dei primi e ormai datati mouse, costituiti da due tasti, una rotellina al centro sulla parte superiore e una piccola sfera di gomma nella parte sottostante, che di tanto in tanto viene rimossa per la pulizia
- ottici: sono caratterizzati dalla presenza di un LED che produce luce a raggi infrarossi, che si riflette sulla superficie di appoggio (la scrivania, il tavolo et similia) che giunge a un sensore ottico, che dopo aver raccolto i dati ricevuti, li invia al processore, attraverso cui vengono sottoposti al processo di elaborazione e conversione che crea delle coordinate per il cursore (o puntatore)
- laser: la superficie di appoggio viene illuminata dalla luce generata dal laser (anziché dal LED) e il funzionamento è pressoché uguale a quello dei mouse ottici
A seconda della modalità di collegamento al computer, i mouse si dividono in due tipologie:
- con cavo USB: si collegano facilmente a una delle porte USB del pc e sono subito pronti all’uso
- wireless (senza filo): hanno due batterie ricaricabili e non c’è bisogno dell’ausilio del cavo per poterli collegare ma di un piccolo ricevitore USB connesso al pc
- Bluetooth: si tratta di una soluzione alternativa alla modalità di connessione wireless. Bisogna aprire il Bluetooth sul computer e seguire le specifiche indicazioni per il collegamento
Forme e dimensioni dei mouse
I mouse sono dei dispositivi piccoli, pesano poco e non sono ingombranti. Il peso può variare, orientativamente, dai 60 grammi fino ai 160/180 grammi. Quanto più sono leggeri, più sono veloci.
Per quanto riguarda la forma, oltre a quella classica con impugnatura palm grip (il palmo della mano si posa sulla parte superiore del mouse) ci sono mouse ergonomici orizzontali e verticali che hanno un’impugnatura che agevola i movimenti e non causa dolori articolari alla mano, al polso e al braccio. La forma verticale potrebbe risultare, a prima vista, strana o scomoda ma bisogna solo abituarsi.
Oltre alla palm grip, ci sono altri due tipi di impugnature: la fingertip grip, con la quale il mouse non viene quasi toccato ma sfiorato con la punta delle dita e la claw grip, la cosiddetta presa ad artiglio, in cui il polso si incarca di più rispetto agli altri due casi.